Ti trovi qui:Progetti // Istituzioni abitative // CASA PELLIZZARI

CASA PELLIZZARI

Ristrutturazione di una casa rurale vicino a Bassano del Grappa con applicazione di biotecnologie e sistemi integrati per una giovane coppia

CASA PELLIZZARI
  • Anno 2000-2001
  • Luogo e Area Climatica Via Cantoni di Sopra, Fraz. Bessica, Loria (TV) , Regione Veneto, lat. 45°73’N – clima temperato continentale
  • Progetto Architettonico: NATASHA PULITZER con SERGIO LOS

  • Collaborazioni: P:BERTOTTI

  • dopo una lezione al corso dell'Anab, uno degli studenti, Edy Pellizzari, mi ha chiesto di aiutarlo a ricostruire un edificio rurale di proprietà della famiglia, dove voleva trasferirsi con la moglie Federica in attesa del primo figlio, Pietro. Diversi sono gli aspetti interessanti di questo progetto: la richiesta di usare tecnologie ecocompatibil, la possibilità di intervenire con azioni di autocostruzioni assistite, di fatto è stato realizzato oltre che da Edy anche dal padre, esperto muratore; il desiderio della moglie fisioterapista di poter svolgere la sua attività a casa avendo anche dei bambini piccoli.
    L'edificio modesto manifesta alcune carattreistiche da manuale,come del resto è nella natura della tradizionale barchessa veneta: disposizione dell'asse principale est-ovest, l'asimmetria delle facciate, facciata nord massiva e compatta, facciata sud porticata, tetto a due falde. La configurazione in pianta di questo piccolo edificio ha suggerito la presenza di una struttura topologicamente simile a una piccola contrada, dove i due corpi della stalla e della cucina erano le case, e lo spazio centrale, la piazza.

    La costruzione, pur nella sua semplicità, presenta una complessità che si potrebbe definire decostruttivista. Essa deriva dall'articolazione della serra a doppia altezza sulla quale si affaccia un ballatoio ligneo sospeso alla struttura del tetto. La zona intermedia tra le due "case", leggermente ruotata secondo l'asse nord-sud, si configura come una corte quadrata che all'esterno definisce un'aia ombreggiata da un albero a foglie caduche, mentre all'interno genera uno spazio cubico tridimensionale sul quale dal primo piano si affacciano le camere da letto, uno studiolo e i due bagni, uno dei quali dotato di una piccola finestra posizionata sopra la vasca da bagno.

    Nella scelta dei materiali per la costruzione dei nuovi elementi e dei rivestimenti sono stati presi in considerazione diversi aspetti che sono stati oggetto della tesi di laurea di Annalisa Simonella in Ingegneria Edile all'Università di Padova (relatore Roberto Zecchin, Correlatori M.Colombari e N. Pulitzer); oltre alle caratteristiche termofisiche dei prodotti (isolamento e capacità termica) è stata considerata la sostenibilità stessa della relativa filiera, e la scelta fatta in termini di costi benefici. Era uno dei primi studi che accoppiavano l'efficienza energetica ai prodotti di bioedilizia. I pavimenti sono alla veneziana, gli intonaci alcuni in terra cruda altri in coccio pesto, l'isolante in lana di pecora; l'impianto di climatizzazione radiante a parete e pavimento è alimentato da un sistema integrato della Planterm che consente in una unica grande cisterna di raccogliere anche l'acqua calda per l'uso sanitario derivata da collettori solari. Il rivestimento dell'intradosso del tetto è differenziato: nella zona sud rivestito di vecchie tavelle in cotto riciclate per sfruttarne la massa, mentre la zona nord è rivestita di tavole di legno isolanti. L'aria della serra attraversa tutto il volume della casa contribuendo alla climatizzazione anche delle stanze al primo piano.